Boom di vendite? La causa sono gli e-commerce!

Nel 2015 la vendita di prodotti e servizi online ha rappresentato il 7,4% del totale del mercato di vendita al dettaglio a livello globale e ha generato complessivamente 1.671 miliardi di dollari, oltre 350 miliardi in più del 2014.

Entro il 2019 si stima che questo valore sarà più che raddoppiato per raggiungere i 3.578 miliardi di dollari, pur continuando a rappresentare solo una frazione (12,8%) degli acquisti al dettaglio totali.
In Europa il valore dell’e-commerce è stimato attorno a 477 miliardi di dollari con Regno Unito, Germania e Francia che copropno circa due terzi del fatturato totale, seguiti da Russia, Spagna, Olanda e Italia che guadagna solo il 7° posto.

Proprio in Italia l’e-commerce ha visto una ripresa della crescita che è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente raggiungendo quasi 29 miliardi di fatturato.
Oggi sono 16 mila le aziende che fanno commercio elettronico e si stima possano arrivare a 50 mila entro il 2025.
Un terzo di queste è localizzato tra Lombardia e Lazio; seguono Campania, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Toscana.

Dal 2004 il fatturato e-commerce è in crescita continua e anche nell’ultimo anno registra un +19%. Tra i settori più attivi si registrano quelli del tempo libero e del turismo, ma sono i centri commerciali online e il settore alimentare a ottenere i volumi di crescita più importanti registrando rispettivamente un +140% e +77%.

Altri settori come editoria, moda, casa e arredamento e salute e bellezza registrano una crescita ma con un fatturato on line ancora ridotto in termini assoluti e proporzionalmente al mercato e-commerce nel suo complesso.

L’unico settore che ha registrato una contrazione nel 2015 è l’elettronica di consumo (-15%), che non riesce a contrastare la concorrenza dei centri commerciali on line e perde quindi parte del proprio fatturato.

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L’analisi dei dati e delle tendenze online fa presupporre per il 2016 un’ulteriore sviluppo dell’ecommerce nei diversi settori. In particolare si prevede una forte crescita per i centri commerciali online (+55%), per il mercato “salute e bellezza” (+40%), l’alimentare (+35%), l’editoria e ll’arredamento (+25%) seguiti da moda, turismo, tempo libero e assicurazioni.

Questi dati dovrebbero allertare le aziende che ancora non sfruttano l’online per la vendita dei loro prodotti e servizi…
Non prendere in considerazione lo sviluppo di un e-commerce nel 2016 può nel futuro più prossimo tradursi in una perdita di opportunità di business con conseguenze sul fatturato aziendale globale.