La newsletter è uno dei primi strumenti di web marketing utilizzato dalle aziende per promuovere i propri prodotti e servizi.
Nel corso degli anni ha vissuto alti e bassi dovuti all’uso sconsiderato che molti ne hanno fatto portando le aziende di sviluppo software ad implementare sistemi in grado di bloccare a monte le e-mail che un’utente non vuole ricevere decretando, in base a determinati sistemi, se un’e-mail è da considerarsi valida, desiderata, non voluta o inopportuna. Seppur ancora oggi persistono tentativi di invio non richiesto o di compravendita di database di e-mail, le restrizioni tecniche e la normativa vigente sembrano aver sortito l’effetto sperato. Molte meno e-mail di spam e più messaggi mirati e desiderati.
Questo percorso ha infatti riportato l’e-mail marketing tra i primi strumenti utilizzati in ambito digital marketing. Uno strumento mirato e preciso da programmare attentamente in base al proprio database di utenti. Quindi, come sfruttare al meglio l’invio di una newsletter?
Per prima cosa è necessario essere coscienti del fatto che siamo passati dal “marketing dell’interruzione” al “permission marketing”. Questo comporta uno stop a messaggi rumorosi, messaggi non desiderati e ricevuti nei momenti sbagliati. Il permission marketing, grazie anche alle regole introdotte con il GDPR, consiste in messaggi espressamente richiesti dagli utenti ed ha spinto ad una programmazione e personalizzazione degli stessi sulla base di preferenze ed esperienze fatte dalle persone.
Come mantenere e costruire un ottimo database di utenti per le newsletter? Inviare comunicazioni pertinenti con le aspettative delle persone, nei tempi giusti e con la frequenza ideale. Offrire un vantaggio in cambio del permesso che l’utente vi concede ed inviare informazioni di valore prima che informazioni commerciali.
La newsletter è quindi tornata in voga grazie ai fattori sopra esposti che hanno permesso di raggiungere livelli di conversione tra i più alti in assoluto tra i canali digital disponibili. Non a caso, Amazon ne fa un largo uso ed investe moltissimo su questo canale. Uno studio di Custora ha calcolato che il 7% degli acquisti fatti in e-commerce è generato da un’attività di e-mail marketing.
Per concludere, anche se l’argomento richiederebbe molto più tempo e spazio, l’e-mail è tornata ad essere il canale che garantisce il maggior ritorno sull’investimento a patto che si rispettino le regole basi: indirizzi e-mail profilati, consenso ed informazione prima che promozione.
Inoltre, la diffusione degli smartphone ha portato l’e-mail nelle tasche di ognuno di noi, l’e-mail è quindi in grado di raggiungere tutti in qualsiasi momento della giornata e permette inoltre una ricondivisione del contenuto in modo semplice e veloce. Ripensate quindi alla vostra strategia digital marketing inserendo, se ancora non presente, la newsletter. Non è importante il numero iniziale di destinatari, questo crescerà nel tempo se si insiste sulla qualità dei messaggi veicolati. Crescerà portando all’interno persone felice e desiderose di ricevere la vostra periodica e-mail.