Da 20 anni ormai progettiamo siti web per aziende, liberi professionisti, attività turistiche e pubbliche amministrazioni. In questi anni abbiamo imparato ed abbandonato diverse tecnologie perché, in quest’ambito le cose sono sempre cambiate repentinamente. Ma c’è una cosa che è sempre rimasta invariata: l’aspetto estetico di un sito.
Molto spesso, il committente non è in grado di giudicare l’aspetto qualitativo di un sito se non per un legame tra quello che si propone con quello che osserva e vede nei siti web utilizzati di frequente. Ecco quindi che spesso il punto di riferimento diventa il competitor, il sito del conoscente e…. a volte pure quello di Apple.
Noi abbiamo sempre cercato di proporre una strada diversa, a volte ci è riuscito bene, altre volte meno. Ma sempre originale e con un profondo accento sulla tecnologia implementata.
Nel corso degli ultimi anni assistiamo alla tenuta di un mercato fatto da soluzioni “tutte simili” implementate con temi già pronti nei quali il lavoro creativo si limita a modificare un logo, delle immagini e dei testi. Il più delle volte poi ci si deve arrabattare per inventarsi dei contenuti (che non ci sono) solo perché nel tema sono presenti. Bhé, saremo romantici, ma questo non fa per noi.
La vera domanda però che spesso poniamo è: ma il sito internet, come viene percepito? Il sito internet, trasmette qualcosa che vi appartiene? Dal nostro punto di vista invece la domanda è: quanto abbiamo progettato, funzionerà?
Approcciando ed implementando ogni nostra soluzione, sia web che software, partendo sempre dalle persone, è a loro che ci rivolgiamo quando ancora il progetto è in fase di prototipazione.
Di seguito uno dei tanti esempi nel quale abbiamo messo alla prova un nostro prototipo. Un progetto web appartenente all’ambito turistico per cui con persone provenienti da culture e lingue diverse. Il target di clienti varia molto, passando da giovani di 25/30 anni fino a persone di 70/75 anni.
Il nuovo progetto è per certi versi innovativo. Certamente è molto personalizzato. In questo caso il dubbio che per alcune persone potesse rappresentare un ostacolo l’abbiamo voluto testare.
Abbiamo quindi creato il nostro modello di test, diversificato per test su desktop, test su smartphone e test su tablet. Ad ognuno abbiamo chiesto di completare alcuni task forniti indicandoci tempi di esecuzione ed eventuali difficoltà riscontrate.
Abbiamo inoltre chiesto se era possibile che si registrassero durante l’esecuzione, cosa sulla quale eravamo scettici vista l’età di alcuni partecipanti. Il risultato, come spesso accade, ha portato spunti interessanti che sono stati poi valutati ed implementati. Qui sotto il video di un utente durante la fase di usability test.
Le risposte alle domande precedenti risiedono quindi nell’analisi dei test eseguiti su persone reali, nell’ambiente a loro famigliare e con i device da loro utilizzati quotidianamente.
Le risposte dal punto di vista di KPI arriveranno invece in seguito alla pubblicazione online ma, generalmente, un sito web gradevole, funzionale, semplice ed immediato riscontra sempre ottime risposte da parte dei visitatori. Avanti quindi con la customizzazione e la personalizzazione della propria immagine online che non sempre significa aumentare il budget del progetto.