Quante volte vi è capitato di atterrare su un sito web e non capire sin da subito cosa il sito web offre e propone? Quante volte non avete nemmeno capito “chi è il padrone di casa”? Quante volte, rispetto a queste iniziali titubanze avete abbandonato il sito web per cercare altrove?
Questi eventi, quando capitano, sono il chiaro segnale che il sito web ha dei problemi di presentazione o per essere più precisi di interfaccia.
Forse non tutti sanno che esiste anche un metodo per capire come funziona il tuo sito. Tecnicamente si chiama frequenza di rimbalzo ed è disponibile su tutte le maggiori piattaforme e software di analisi delle statistiche del vostro sito web (ed esempio google analytics).
Questo valore è espresso in percentuale ed indica il numero di persone che arrivano sul sito web ed abbandonano lo stesso senza effettuare nessun click.
Ecco il termometro del vostro sito, quello che vi fa capire se la progettazione del layout è stata efficiente. Come leggere questo dato?
La premessa è indispensabile per leggere il valore: parleremo di valori riferiti a siti web aziendali, siti web di prodotto ed e-commerce. Tralasciamo tutto il resto, siti di informazione, di istituzioni, di gioco, etc…
Qual è quindi il valore che dovreste leggere per il vostro sito web se avete un sito che presenta la vostra azienda al mondo? Con un buon margine di tolleranza diciamo che il valore deve andare dal 15 al 30%.
Se siete sotto il 15 allora, bingo. Sito ottimo, forse perfetto (salvo che il numero di visite sia dignitoso per avere un valore “vero”).
Siete oltre il 30%??
Considerate l’ipotesi di apportare qualche modifica anche solo temporanea giusto per capire se migliora. Il tempo per tornare sui propri passi c’è.
Siete oltre il 50%? Le cose non vanno per nulla bene. C’è bisogno di un intervento perché la fase per i test è già passata.
Se analizziamo un sito di e-commerce i parametri sono diversi. Consideriamo un buon dato il valore di frequenza di rimbalzo compreso tra il 35 ed il 50%. Normale ma non allarmante fino al 60%. Oltre questa soglia allora qualche interrogativo è necessario porselo.
I motivi sono presto spiegati. Un e-commerce si rivolge a persone alla ricerca di un prodotto da acquistare. Nella maggior parte dei casi hanno le idee molto chiare e precise sul prezzo e sul modello da acquistare. Arrivare in una home page (di un venditore sconosciuto) nella quale la prima impressione è di essere finiti su un sito “qualunquista” è spesso un fattore determinante per l’abbandono istantaneo della pagina. Risultato, frequenza di rimbalzo che sale.
Ecco quindi l’importanza di progettare una home page che sia da subito identificativa del vostro core business e di quello che volete trasmettere al visitatore. Per chi non si chiama come un brand di assoluta notorietà è quindi importante essere chiari fin da subito.
L’approccio che consigliamo è quello di porre attenzione ed investire tempo per eseguire un’attenta analisi di web usability e prevedere sin dai primi giorni di pubblicazione del sito gli A/B test (comparazione tra versioni diverse di una stessa pagina). Questi strumenti, se correttamente configurati, permettono di individuare punti di forza e debolezza del vostro nuovo sito web consentendo di apportare le necessarie migliorie al layout.