La tecnologia, quanto ci serve nella quotidianità?

La digital wellbeing

Le ultime settimane ci hanno insegnato una cosa importante. Come possiamo fare a meno della tecnologia?

La domanda si presenta sovente quando gli adulti si fermano ad osservare il comportamento dei più giovani. O, semplicemente, quando osserviamo le persone durante la pausa di lavoro, durante gli spostamenti in treno o metro (ovviamente speriamo che in macchina non succeda, salvo essere i passeggeri). Ma quanto è importante per la nostra quotidianità la tecnologia? Quanto ne siamo dipendenti? Quanto influisce sui nostri comportamenti?

Dati e ricerche indicano che un adulto (americano) trascorre circa 6 ore al giorno online. Un adulto in media controlla il suo smartphone almeno 50 volte al giorno mentre, i più giovani 80 volte.

Siamo proprio sicuri che sia tempo speso bene? Questo tempo, aggiunge valore alla nostra vita?

E’ cosi che ha preso forma, sostanza ed importanza la Digital Wellbeing. L’ennesimo termine inglese che rappresenta la capacità di creare e mantenere una relazione sana con la tecnologia. Sicuramente, ne sentiremo parlare in futuro.
Ecco quindi che fioriscono test per rendere consapevoli le persone sul fatto che la tecnologia li stia veramente aiutando.

Viviamo ormai in un periodo storico dove la condivisione e l’essere connesso è sinonimo di modernità. Ma ci aiuta? La condivisione di idee ed il confronto rappresentano un importante momento di crescita sia personale che di gruppo. Si ritiene altresì importante capire quanto gli spazi di lavoro condivisi, il multitasking ed i dispositivi “sempre connessi” rappresentano oggi una distrazione per le persone. La sola notifica è oggi elemento di stress che distrae la persona. Pensiamoci bene, quante sono? tantissime. Ogni nuova e-mail, è una notifica. Facebook, Whatsapp, Tik Tok, e mille altre applicazioni inviano notifiche.

Certo, si possono gestire, ma come rinunciare ad essere sempre aggiornati sulla vita dei propri contatti?

Con il termine di Digital Wellbeing si intende riportare l’attenzione sulla persona. A cosa mi serve tutto quello di cui dispongo? Alcune semplici domande possono aiutare nel comprendere che, forse, più che utile tutto questo genera stress. E non lo vogliamo.

Quindi, iniziamo a ripensare a noi, al nostro tempo ed al nostro stress. Scopriremo che molte APP e dispositivi ci migliorano la vita e non potremmo farne a meno. Ma, altrettanto scopriremo che altre cose ci procurano solo stress e distrazione.

Per un periodo, ascoltiamoci ed osserviamoci ogni volta che interagiamo con un dispositivo. Perché l’ho fatto? Era necessario? Come mi sento adesso e come stavo prima?

Impariamo quindi ad essere più efficaci. Digital Wellbeing significa essere consapevoli di noi stessi e ci stimola ad un uso equilibrato degli strumenti tecnologici.