E’ necessario cambiare? Noi crediamo di sì

progettare interfacce software funzionali

In questo periodo di pausa forzata molte aziende stanno ragionando su come poter essere produttive anche senza disporre di personale fisicamente in sede. Ovviamente, questo per molte realtà è impossibile ma, anche per queste esistono possibilità legate alla tecnologia che, fino ad oggi, nessuno in azienda ha esplorato.

Ma, prima di proseguire con la lettura, vorrei precisare che in questo articolo non parliamo di soluzioni tecnologiche che aiutano a trasferire il lavoro, ed il controllo, da remoto ai PC di casa.

Vogliamo affrontare un argomento più “umano”, un argomento correlato all’uso di strumenti (digitali) atti a svolgere un determinato compito.

In queste settimane abbiamo osservato come, gli attuali sistemi software utilizzati sono spesso lenti, poco performanti ma, soprattutto, di difficile utilizzo. Parliamo in senso ampio, per cui inseriamo nel calderone tutte le tipologie di software: programmi gestionali, ERP, software ad hoc fino ad arrivare a sistemi utilizzati dagli studenti per continuare gli studi da casa.

Sistemi progettati anni fa quando il device utilizzato dalle persone, per lavorare o per svago era solo il computer. Oggi, nelle case delle persone, non sempre c’è un PC. Magari c’è solo un tablet o, peggio ancora, solo uno smartphone. Ovviamente, su tali dispositivi (al quale aggiungiamo anche i notebook con schermi piccoli) lavorare su schermate progettate per un PC desktop senza nessuna ottimizzazione è veramente problematico e frustrante. Oltre al tempo che fa perdere.

Questo particolare momento storico una cosa ce l’ha insegnata. Una cosa di cui tutte le aziende di sviluppo software faranno certamente tesoro è la consapevolezza che l’interfaccia dei loro sistemi deve rispondere a determinate caratteristiche. Caratteristiche quali: velocità di comprensione, velocità di caricamento, semplicità di utilizzo e molto altro. Sì, perché veloce in questo caso vuol dire anche velocità di esecuzione, quindi, anche per connessioni non sempre performanti, veloce significa cliccare su un tasto e non dover attendere decine di secondi. Veloci, significa fare più cose in meno tempo e, perché no, con meno stress.

Per arrivare a questo, bisogna partire da solide competenze tecnologiche di strumenti e sistemi oltre che da una conoscenza profonda dei comportanti e delle interazioni tra uomo ed interfaccia. Significa saper leggere il contesto d’uso e progettare la giusta soluzione. Significa, eseguire test di usabilità con le persone per sapere leggere, interpretare ed adattare l’interfaccia in base al comportamento degli individui. Solo cosi avremo la certezza di aver creato un sistema utile alle persone ed alle aziende.