UX La tendenza del 2021, parte 2

UX trend 2021

Prosegue il cammino alla scoperta dei trend 2021 in ambito UX.

La scorsa settimana abbiamo introdotto 3 pilastri UX del 2021:

  • Interfacce minimaliste;
  • Crescita delle interfacce vocali;
  • L’importanza degli spazi negativi all’interno dell’interfaccia;

Oggi completiamo la presentazione andando alla scoperta di altri 3 fattori che caratterizzeranno l’aspetto UX del 2021.

Il quarto elemento che introduciamo è Neumorphism. Spieghiamo prima di cosa si tratta. Con il termine Neumorphism si identifica la realizzazione di elementi che mixano lo stile skeuomorfismo con lo stile flat design. Un elemento disegnato in stile skeuomorfismo richiama quanto più possibile oggetti della vita reale. E’ un stile molto in uso anni fa quando serviva per rendere più riconoscibile l’elemento presente nella UI. Un classico esempio è il cestino che viene rappresentato con l’icona a forma di cestino oppure le calcolatrici digitali che venivano disegnate con effetti rilievo ed ombre per i tasti. Il flat design invece è ben visibile in elementi della UI odierni. Si tratta dello stile super piatto, design essenziale dell’oggetto. Il Neumorphism è un mix tra i due stili. Un ritorno al richiamo della forma dell’oggetto nel mondo reale con lo stile minimalista che tale oggetto può assumere.

Il quinto elemento di cui parliamo è l’effetto parallasse. Anche in questo caso non si tratta di una novità assoluta. Da qualche tempo ormai vediamo in diversi template l’effetto di oggetti che, allo scroll della pagina sembra si muovano a velocità diversa rispetto ad altri elementi della pagina. A questo si aggiungono elementi 3D in grado di rafforzare l’effetto Wow della pagina. Effetti che hanno il chiaro obiettivo di rendere unica, riconoscibile e memorizzabile l’esperienza dell’utente legata al brand che l’ha implementata.

Sesto elemento della UX del 2021 è l’architettura dell’informazione. Non si tratta di una novità bensì di un argomento visto e rivisto nel corso della storia pre-digital. L’architettura dell’informazione è ovunque, dalle librerie fisiche dove viene utilizzato per la gestione dell’organizzazione dei libri, ad uffici pubblici, scuole, aziende ecc…. ovunque c’è contenuto, c’è IA. L’architettura dell’informazione è un pilastro della UCD (User Center Design) ed ha l’obiettivo di rendere l’interfaccia utente centrata sull’esigenza del visitatore. Il contenuto giusto, nel posto giusto e raggiungibile senza sforzo. Riconoscibilità del percorso e dello spazio digitale in cui mi trovo.

Questo risultato si raggiunge solo disponendo di una conoscenza approfondita del contesto, degli utenti ma, soprattutto, eseguendo test di usabilità reali.

I sei elementi sono il presente nel campo UX da qualche tempo ormai e ci accompagneranno ben oltre l’anno 2021. C’è bisogno di creare spazi nei quali l’utente non sia sottoposto ad ulteriore stress derivante da difficoltà legate all’interpretazione dei messaggi che l’interfaccia propone. C’è bisogno di chiarezza, semplicità ed originalità distintiva.

Se ti sei perso la puntata precedente, puoi leggerla qui.